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Oggi le malattie del cuore rappresentano una delle principali cause di morte e disabilità nei paesi più industrializzati del mondo. Uno dei motivi della loro alta mortalità è il fatto che molte persone non ne sanno riconoscere i sintomi, che sono spesso poco specifici, diversi tra loro e solo apparentemente senza alcun legame reciproco.
I sintomi di un disturbo cardiaco sono numerosi ed includono:
Tuttavia, tali sintomi non indicano necessariamente la presenza di una cardiopatia. Per esempio, il dolore toracico può essere dovuto a una malattia respiratoria o digestiva piuttosto che a una cardiopatia. Il respiro affannoso è spesso riconducibile a una malattia respiratoria. L’affaticamento può essere causato da una vasta gamma di malattie.
Malattia coronarica – rappresenta la forma più comune di Cardiopatia. Si caratterizza per l’accumulo di grassi sotto forma di depositi, chiamate placche aterosclerotiche, nelle pareti delle arterie del cuore. Il restringimento delle arterie può comportare la diminuzione significativa della quantità di sangue, e quindi di ossigeno e nutrienti, in grado di raggiungere organi e tessuti, incluso il cuore. Il restringimento od il blocco delle arterie può portare ad angina o infarto miocardico acuto.
Insufficienza Cardiaca – riguarda l’incapacità del cuore di contrarsi in maniera adeguata e quindi di riempire o vuotare completamente le camere cardiache, con la conseguente diminuzione della sua capacità di pompare il sangue in tutto l’organismo. Il sangue può accumularsi al livello degli arti inferiori e superiori ma anche nei polmoni e nel fegato, causando gonfiore, astenia e difficoltà respiratorie.
Cardiomiopatie – comprendono una serie di anomalie del muscolo cardiaco (miocardio):
Miocardite – riguarda l’infiammazione del miocardio. Spesso si presenta con un’insufficienza respiratoria a rapida insorgenza o con la presenza di un battito cardiaco irregolare; può progredire velocemente ad insufficienza cardiaca.
Malattie del pericardio – riguarda un gruppo di patologie della membrana cardiaca esterna. La pericardite è un’infiammazione del pericardio e può causare dolore nella cavità toracica dovuto agli sfregamenti pericardici.
Endocardite – è un’infiammazione dell’endocardio, la membrana interna del cuore.
Fibrillazione atriale – caratterizzata da aritmia (battito irregolare) che può portare alla formazione di trombi, ad ictus, ad insufficienza cardiaca o ad altre complicanze cardiache.
Cardiopatie valvolari – caratterizzate dal restringimento (stenosi) o dalla non completa chiusura (insufficienza) delle valvole cardiache (mitrale, aortica, tricuspide, polmonare)
Lo scompenso cardiaco è caratterizzato dall’incapacità del cuore di fornire sangue in quantità adeguate a soddisfare i fabbisogni dell’organismo. Inizialmente, questa condizione non dà sintomi evidenti, ma può determinare un accumulo sia acuto sia, più lentamente, cronico di acqua nei polmoni, negli arti inferiori, nell’addome e nel fegato, determinando l’insufficienza di più organi.
Le principali malattie che possono causare lo scompenso cardiaco sono:
Altre cause di scompenso cardiaco:
L’aritmia è un disturbo del ritmo cardiaco o della frequenza cardiaca (cioè del numero di battiti al minuto); il cuore può cioè battere troppo velocemente (tachicardia) o troppo lentamente (bradicardia) o con un ritmo completamente irregolare (ad es. fibrillazione atriale). La maggior parte delle aritmie sono innocue ma a volte possono impedire al cuore di riempirsi adeguatamente e di svolgere la sua funzione di pompa del sangue in circolo; questo può arrecare gravi danni a diversi organi (cervello, cuore, reni ecc).
Le più frequenti sono la fibrillazione atriale, il flutter atriale, la tachicardia parossistica sopraventricolare, la Wolff-Parkinson-White (WPW)
Hanno origine nei ventricoli e possono rappresentare emergenze mediche, come nel caso della tachicardia e della fibrillazione ventricolare. Possono essere causate da eventi ischemici cardiaci.
· Tachicardia ventricolare
È un’aritmia che origina dai ventricoli e che induce un battito cardiaco ritmico molto rapido; può durare per pochi battiti o più a lungo (tachicardia ventricolare sostenuta). Quest’ultima rappresenta un’emergenza medica perché il cuore non riesce a pompare sangue in circolo in modo adeguato e perché può degenerare in fibrillazione ventricolare
· Fibrillazione ventricolare
E’ un’aritmia caotica che origina nei ventricoli, che ricevendo segnali elettrici non sincronizzati, non riescono a contrarsi in maniera valida per pompare il sangue in circolo. La morte può intervenire nell’arco di pochi minuti, a meno che non si intervenga con un defibrillatore, un apparecchio dotato di due piastre che, appoggiate sul torace del paziente, erogano uno shock elettrico che può mettere fine a questa aritmia. La fibrillazione ventricolare si può verificare a seguito di un infarto.
Sono le aritmie più comuni, quasi sempre del tutto innocue e spesso asintomatiche. Possono nascere negli atri o nei ventricoli. Si verificano anche nelle persone del tutto sane; sono frequenti in corso di alcune cardiopatie o provocate dallo stress, dall’eccessivo uso di bevande contenenti caffeina (caffè, energy drink)