CORSO DI LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA (A.A. 2013-14), 1° anno – 1° semestre, Corso Integrato di “Malattie Apparato Cardiovascolare e Respiratorio”, insegnamento di “Malattie Apparato Cardiovascolare”.
Professore Ordinario di Malattie dell’Apparato Cardiovascolare (MED/11)
Email: indolfi@unicz.it
Tel: +39 0961 3697668
Orario di ricevimento: Lunedì e Mercoledì dalle h14:00 alle h16:00.
Il Corso è articolato in tre parti. Verranno affrontati in primo luogo, nella parte prima, i principi di funzionamento dell’apparato cardiovascolare ed i meccanismi attraverso cui alterazioni di tale funzionamento si associano alle patologie cardiovascolari. La seconda parte sarà invece incentrata sui segni clinici e strumentali che consentono di identificare e distinguere tra loro le varie patologie cardiovascolari. La terza parte, infine, descrive le principali patologie dell’apparato cardiovascolare, evidenziandone i meccanismi di sviluppo, l’estrinsecazione clinica e le eventuali possibilità terapeutiche disponibili.
Obiettivi del Corso e Risultati di apprendimento attesi
Il Corso si propone di fornire le conoscenze necessarie a comprendere i meccanismi sottostanti le patologie cardiovascolari, di riconoscerne i segni ed i sintomi. Conoscere i principi di funzionamento, le indicazioni cliniche delle principali metodiche diagnostiche e saperne interpretare i risultati. Individuare i quadri nosologici principali e saperne differenziare i segni e la prognosi. Conoscere i principi generali di terapia delle malattie dell’apparato cardiovascolare.
Programma
Parte prima – Anatomia e fisiopatologia
1. Cenni di anatomia
2. Cenni di Fisiopatologia Contrazione cardiaca: Determinanti della contrazione della fibra: precarico, postcarico, contrattilità Curva forza-velocità Legge di Laplace Ipertrofia: significato dell’ipertrofia, ipertrofia concentrica ed eccentrica.
3. Circolazione coronarica Anatomia Regolazione del flusso coronarico
Parte seconda – Semeiotica ed esami strumentali principali
4. Esame Clinico: Anamnesi ed Esame obiettivo
5. Elettrocardiografia
6. Ecocardiografia
7. Cateterismo cardiaco
Parte terza- Patologie cardiache
8. Ipertensione arteriosa Definizione, meccanismi eziopatogenetici, ipertensione essenziale e secondaria, complicanze dell’ipertensione e danno d’organo. Classificazione OMS. Cenni di terapia.
9. Shock ipovolemico, cardiogeno, settico.
10. Scompenso cardiaco Definizione, eziologia, quadro clinico, diagnostica strumentale e di laboratorio, cenni di terapia.
11. Endocarditi infettive
12. Malattie del miocardio Miocarditi: definizione, eziopatogenesi, quadro clinico Cardiomiopatie: dilatativa, ipertrofica, ostruttiva, aritmogena del ventricolo destro
13. Malattie del pericardio Pericardite: definizione, eziologia, patogenesi, quadro clinico, diagnostica strumentale e di laboratorio Tamponamento cardiaco
14. Cardiopatie valvolari. Stenosi mitralica: definizione, eziologia, patogenesi, fisiopatologia, quadro clinico, diagnostica strumentale e di laboratorio, cenni di terapia. Insufficienza mitralica definizione, eziologia, patogenesi, fisiopatologia, quadro clinico, diagnostica strumentale e di laboratorio, cenni di terapia. Stenosi aortica definizione, eziologia, patogenesi, fisiopatologia, quadro clinico, diagnostica strumentale e di laboratorio, cenni di terapia. Insufficienza aortica definizione, eziologia, patogenesi, fisiopatologia, quadro clinico, diagnostica strumentale e di laboratorio, cenni di terapia. Stenosi ed insufficienza tricuspidalica e polmonare.
15. Cardiopatie congenite difetti del setto atriale Difetti del setto interventricolare Pervietà del dotto arterioso di Botallo Tetralogia di Fallot Coartazione aortica Stenosi aortica congenita Trasposizione corretta dei grandi vasi Anomalia di Ebstein Stenosi polmonare congenita
16. Cardiopatia ischemica Fisiologia e fisiopatologia: Circolazione coronarica e metabolismo cardiaco Fisiopatologia dell’evento ischemico Angina stabile: definizione, fisiopatologia, quadro clinico,esame obiettivo, diagnostica strumentale e di laboratorio, cenni di terapia. Sindromi coronariche acute (NSTEMI, STEMI): definizione Angina instabile ed infarto miocardico senza sopraslivellamento del tratto ST Infarto miocardico acuto con sopraslivellamento del tratto ST definizione, fisiopatologia, quadro clinico,esame obiettivo, diagnostica strumentale e di laboratorio, cenni di terapia. Angina variante (di Prinzmetal) definizione, fisiopatologia, quadro clinico,esame obiettivo, diagnostica strumentale e di laboratorio.
17. Aritmie Extrasistolia atriale e ventricolare Fibrillazione e flutter atriale Tachicardie sopraventricolari Tachicardia e fibrillazione ventricolare Preeccitazione cardiaca Blocchi atrio-ventricolari Programma Malattie dell’Apparato Cardiovascolare
Stima dell’impegno orario richiesto per lo studio individuale del programma
Sono richieste circa 80 ore di studio individuale.
Metodi Insegnamento utilizzati
Lezioni frontali, simulazione casi, problem solving.
Risorse per l’apprendimento
Libri di testo:
E. Braunwald “Malattie dell’apparato cardiovascolare” ed. Piccin;
Indolfi-Spaccarotella “Diagnosi e terapia in Unità coronarica ed Emodinamica” ed. Idelson Gnocchi;
Dalla Volta “Malattie del cuore e dei grossi vasi” ed. Mc Graw Hill
B. Magnani “Cardiologia” ed. UTET;
Altro materiale didattico
www.unicz.it/cardio
Attività di supporto
Seminari, webinar, tirocinio con tutor.
Modalità di frequenza
In osservanza dell’art. 8 del Regolamento didattico d’Ateneo, gli studenti sono tenuti all’obbligo di frequenza, per un minimo di un 80% delle ore di insegnamento totali previste. Nel caso di impossibilità certificata dello studente a frequentare le ore di lezione minime richieste, sarà possibile recuperane una parte attraverso forme di didattica integrativa. Le modalità di frequenza per gli studenti a tempo parziali, ove formalmente riconosciuto, prevedono il ricorso a forme di supporto didattico integrativo, da definirsi in base ai singoli casi.
Modalità di accertamento
Le modalità generali sono indicate nel regolamento didattico di Ateneo, art. 22. L’accertamento del raggiungimento degli obiettivi didattici prevede un esame di profitto finale. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di diciotto trentesimi. La Commissione può, all’unanimità, concedere al candidato il massimo dei voti con lode. Gli esami superati non possono essere ripetuti. La valutazione del profitto in occasione degli esami può tenere conto dei risultati conseguiti in eventuali prove di verifica o colloqui sostenuti durante lo svolgimento del corso. Tutte le prove orali di esame e di verifica del profitto sono pubbliche. Le Commissioni giudicatrici degli esami e delle altre prove di verifica del profitto sono nominate dal Responsabile della struttura didattica competente e sono composte da almeno due membri, il primo dei quali è di regola il titolare del corso di insegnamento, che svolge funzioni di Presidente della Commissione; gli altri componenti sono docenti dello stesso o di affine ambito disciplinare ovvero cultori della materia. L’esito dell’esame è certificato dal Presidente della commissione con la sottoscrizione del verbale, eventualmente digitale. Il voto dell’esame viene riportato sul libretto personale dello studente. Gli appelli d’esame e di altre verifiche del profitto devono avere inizio alla data fissata e devono essere portati a termine con continuità. Il Responsabile della struttura didattica, nei casi di necessità ed urgenza o per adeguate motivazioni, può provvedere alla sostituzione del Presidente e dei componenti della Commissione.
L’esame finale sarà svolto in forma orale.
I criteri sulla base dei quali sarà giudicato lo studente sono:
Conoscenza e comprensione argomento | Capacità di analisi e sintesi | Utilizzo di referenze | |
Non idoneo | Importanti carenze. Significative inaccuratezze | Irrilevanti. Frequenti generalizzazioni. Incapacità di sintesi | Completamente inappropriato |
18-20 | A livello soglia. Imperfezioni evidenti | Capacità appena sufficienti | Appena appropriato |
21-23 | Conoscenza routinaria | E’ in grado di analisi e sintesi corrette. Argomenta in modo logico e coerente | Utilizza le referenze standard |
24-26 | Conoscenza buona | Ha capacità di a. e s. buone gli argomenti sono espressi coerentemente | Utilizza le referenze standard |
27-29 | Conoscenza più che buona | Ha notevoli capacità di a. e s. | Ha approfondito gli argomenti |
30-30L | Conoscenza ottima | Ha notevoli capacità di a. e s. | Importanti approfondimenti |